La mostra, suddivisa in sette sezioni tematiche, ripercorre la parabola artistica di uno dei più interessanti interpreti del divisionismo: dal socialismo umanitario degli anni giovanili, quando frequentava il cenacolo di Giacomo Balla, all’originale commistione di realismo e simbolismo della maturità, il percorso di Crema racconta l’immaginario di un artista dalla forte vocazione narrativa, espressa tanto in trittici e opere di grandi dimensioni, quanto in dipinti da cavalletto e piccoli disegni a matita. «In fatto di tecnica pittorica il Crema, capii, la sa lunga!», affermò nel 1922 un giovane De Pisis in visita allo studio del concittadino, testimoniando quell’attaccamento al fare pittura che, con l’avanzare delle nuove avanguardie del secondo dopoguerra, lo portò a distaccarsi sempre più dal dibattito artistico a lui contemporaneo.
la mostra è vistabile tutti i giorni presso il Castello Estense con il seguente orario 10.00-18.00
E'obbligatoria la prenotazione https://prenotazionemusei.comune.fe.it